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Cava de' Tirreni, Ravello, Monte Finestra, Monte Brusara, dipinto

Denominato erroneamente "Monte Finestra", Cava Storie rivela che il dipinto di Tafuri raffigura il Brusara di Ravello

Il gruppo Cavastorie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, ha svelato l’inesattezza dell’attribuzione del titolo a un’opera pittorica. Si tratta di una pittura ad olio su tavola realizzata dal pittore Raffaele Tafuri

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 16 dicembre 2020 10:27:00

Il gruppo Cavastorie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, ha svelato l'inesattezza dell'attribuzione del titolo a un'opera pittorica.

Si tratta di una pittura ad olio su tavola realizzata dal pittore Raffaele Tafuri (1857 - 1929) sul finire del secolo ottocentesco, precisamente nel 1898. Il disegno, presente sul sito del "Museo Aiello Moliterno" (importante galleria della Basilicata), porta come titolo "Monte Finestra - Cava dei Tirreni" e la somiglianza con il celebre monte della valle cavese risulta chiara ed evidente, ma non è corrispondente al vero.

Infatti, il profilo montano rappresentato, infatti, è quello del Monte Brusara, che fa sempre parte del complesso dei Lattari ma si trova sul versante costiero, nel territorio pertinente al comune di Ravello. Tafuri ha scelto di dipingere ciò che si vede dalla strada che si prende per raggiungere il valico di Chiunzi (oggi Strada Provinciale 1).

Naturalmente, la visione è assai diversa per via dell'aumento di edifici in muratura ad uso civile, e oggi, su quella collinetta, il campanile quadrato dell'antico cenobio dedicato a S. Trifone e i piccoli agglomerati di case sparse a macchia nell'opera, si confondono tra le altre realizzate nei decenni successivi.

La stessa visuale compare dietro il bel primo piano dell'attrice Gina Lollobrigida, immortalata durante le riprese del film girato in Costiera Amalfitana nel 1953, "Il tesoro dell'Africa".

Leggi anche:

«Beat the devil», nel 1953 Gina Lollobrigida girò a Ravello il film che le spalancò le porte di Hollywood

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