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Tu sei qui: Storia e StoriePietro Capuano e la traslazione delle reliquie di Sant’Andrea ad Amalfi dopo la quarta crociata
Scritto da (Maria Abate), venerdì 30 novembre 2018 15:36:41
Ultimo aggiornamento venerdì 30 novembre 2018 15:54:06
Di Maria Abate
La festa di sant'Andrea è celebrata il 30 novembre nelle Chiese d'Oriente e d'Occidente ed è festa nazionale in Scozia. Ad Amalfi ricorre più volte all'anno. Le più particolari sono quella del 26 e 27 giugno, che ricorda il miracolo di Sant'Andrea, e quella del 29 e 30 novembre, festa patronale.
Ma c'è una storia particolare dietro la festa di Sant'Andrea ad Amalfi. Dopo il suo martirio, secondo la tradizione, le sue reliquie vennero traslate da Patrasso a Costantinopoli. Qui rimasero sino al 1208, quando vennero portate nella sua sede attuale dal cardinale Pietro Capuano, nativo di Amalfi.
Siamo al tempo delle crociate, quando le Repubbliche marinare giocano un ruolo fondamentale nelle spedizioni verso la Terrasanta. All'indomani della propria elezione al soglio pontificio, Papa Innocenzo III decise di intraprendere una quarta crociata per risolvere lo scisma riaffermando il primato della Chiesa d'Occidente su quella d'Oriente. In quel frangente a Costantinopoli vi era una crisi di successione e i Veneziani, che finanziarono la spedizione, chiesero ai crociati di rimettere al trono il sovrano detronizzato, loro alleato. L'esercito crociato ci riesce, intromettendosi negli affari interni dell'Oriente come fosse una vera e propria invasione. Lo spirito originario delle crociate si è perso: i militari mettono a tacere le ribellioni bizantine mettendo a ferro e fuoco Costantinopoli e depredandone le chiese.
Tra il bottino anche le reliquie di Sant'Andrea, fortemente desiderate da Pietro Capuano, legato di Innocenzo III e cardinale di Amalfi. Mentre i crociati combattevano, infatti, il legato aveva intrapreso una serie di colloqui con il patriarca di Costantinopoli, per portare a termine una richiesta del Papa. Il dibattito, di natura teologica, si incentrava sulla supremazia della sede più antica, che per Capuano era la sede di Roma, essendone stato l'artefice lo stesso apostolo Pietro. Secondo il patriarca, invece, la sede più antica era quella di Costantinopoli, perché fondata da uno dei primi apostoli chiamati da Cristo, Andrea.
Uno smacco del genere per Capuano era intollerabile: fu per questo che ebbe a chiedere ai crociati di trafugare il corpo di Sant'Andrea e portarlo in Italia, in particolare ad Amalfi, suo paese natio, dove i pescatori lo avevano eletto a protettore della pesca. Con questo gesto simbolico si riaffermava con forza la supremazia della Chiesa d'Occidente.
Pietro Capuano fu il capro espiatorio scelto da Innocenzo III per giustificare il fallimento della crociata, che di fatto, segnerà la rottura definitiva tra Chiesa d'Occidente e Chiesa d'Oriente. Da quel momento a Costantinopoli fu fondato un regno latino, con istituzioni latine, che cadde soltanto nel 1261, quando Michele Paleologo, legittimo basileus, riesce a tornare sul trono. Dopo la riappacificazione tra le due Chiese, Amalfi ha riportato a Costantinopoli alcune reliquie del Santo.
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