Ultimo aggiornamento 15 ore fa S. Celestino I papa

Date rapide

Oggi: 27 luglio

Ieri: 26 luglio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Amalfi News Costiera Amalfitana

Il Magazine della Costa d'Amalfi

Amalfi News - Il Magazine della Costa d'Amalfi Il Magazine della Costa d'Amalfi

Ravello Festival 2024 - dal 30 giugno al 25 agosto la 72esima edizione del Festival della Musica in Costa d'Amalfi Hotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury HotelPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina Amalfi - Lifestyle Luxury Hotel on the Amalfi CoastMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'Amalfi Sunland Viaggi e Turismo - Tour operator incoming in Costiera Amalfitana

Tu sei qui: Storia e StorieLa pittura firmata da Giovanni da Gaeta tra Maiori e Cava de’ Tirreni

Villa Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyVilla Mary Charming Bed & Breakfast - Liparlati - Positano - Amalficoast - Costiera AmalfitanaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Zia Pupetta Suites in Costiera Amalfitana: un esclusivo Bed & Breakfast di Charme in piazza Duomo ad Amalfi

Storia e Storie

Maiori, Costiera amalfitana, pittura, arte

La pittura firmata da Giovanni da Gaeta tra Maiori e Cava de’ Tirreni

L'artista ha lavorato in un contesto gotico internazionale, seguendo il tema iconografico dell’Incoronazione della Vergine

Inserito da (Maria Abate), sabato 10 novembre 2018 15:24:44

Di Gerardo Pecci (tratto da "La Città di Salerno" in edicola il 22/10/2018)

La pittura del Quattrocento nel Regno di Napoli è sotto il segno della cultura figurativa gotica che, lasciata l'eredità di Giotto già dalla fine del secolo precedente, si orienta verso modi figurativi senesi e avignonesi e che sono evidenti nel primo venticinquennio del secolo. Nel 1442, Alfonso il Magnanimo conquistò il Regno di Napoli e le forme dell'arte subirono un'accelerazione in senso rinascimentale, con significativi influssi fiamminghi nel corso della seconda metà del secolo. In questo periodo, su basi artistiche tardogotiche, con la presenza di Pisanello e di Leonardo da Besozzo a Napoli, come ci informa Ferdinando Bologna, e il moto fiammingo rilevato già nel 1524 da Pietro Summonte, nella lettera al veneziano Marcantonio Michiel, si inserisce l'opera di un pittore importante, documentato tra il 1448 e il 1472.

Si tratta di Giovanni da Gaeta, la cui attività artistica fu scoperta da Federico Zeri nel 1950. La sua arte è stata poi studiata da diversi storici dell'arte. In provincia di Salerno il maestro è presente con due opere. La prima è conservata nel convento di San Francesco di Maiori ed è un trittico con una Incoronazione della Vergine con i santi Antonio da Padova e Bernardino da Siena, smembrato e poi ricomposto in due panelli con cornici di forma mistilinea, per poterli adattare alle cornici di stucco delle pareti in cui sono stati collocati. Purtroppo, non vi è più traccia di uno dei due pannelli laterali «sicuramente con due santi francescani (san Francesco e san Ludovico?)», come ci ricorda lo studioso Antonio Braca. La seconda opera è anch'essa un trittico raffigurante un'altra Incoronazione della Vergine tra San Michele Arcangelo a Cava de' Tirreni. L'opera fu segnalata dallo storico dell'arte Luigi G. Kalby, in uno studio del 1968 sui pittori Giovanni da Gaeta e Cristoforo Scacco. Allo stesso pittore è attribuito un precedente trittico, del 1456, con al centro sempre una Incoronazione della Vergine, affiancata lateralmente da due pannelli, uno con le figure delle sante Agata e Lucia e l'altro con le figure di Santa Margherita e di Santa Caterina. Oggi è conservato nel Museo Diocesano di Gaeta, ma proveniente dalla chiesa di Santa Lucia nella medesima località laziale.

Giovanni da Gaeta si muove in ambiti e filoni iconografici e stilistici che partono da un contesto legato al gotico internazionale e all'opera dei pittori Leonardo da Besozzo e Perinetto da Benevento, con uno sguardo poi al gotico iberico poiché si può «identificare nella cultura del maestro una componente valenzano-catalana indubbia», come ha autorevolmente precisato Ferdinando Bologna. Va altresì ricordato che nelle sue opere vi sono poi influenze pittoriche anche di area marchigiana, come ha ben visto Francesco Abbate. Le opere di Giovanni da Gaeta nel Salernitano sono databili tra la fine del sesto e il settimo decennio del XV secolo, come ha precisato lo storico dell'arte Antonio Braca. Non si dimentichi che l'iconografia della Incoronazione della Vergine attraversa tutta l'arte gotica, già a partire da Giotto, fino ad arrivare per esempio al Beato Angelico e oltre. E proprio tale tema iconografico è stato trattato dall'ancor anonimo Maestro dell'Incoronazione di Eboli, nel proprio dipinto conservato nel Museo Diocesano "San Matteo" di Salerno, ma proveniente dalla Chiesa di San Francesco a Eboli. Si tratta di un'opera contemporanea con le altre Incoronazioni della Madonna di Giovanni da Gaeta negli anni Sessanta del Quattrocento da cui trae forte ispirazione. In fondo si può dire, con Abbate, che a sud di Napoli i «due pittori orientati a condividere le scelte figurative di Giovanni da Gaeta» furono proprio il Maestro dell'Incoronazione di Eboli e Pavanino da Palermo.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Amalfi News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 105633103

Storia e Storie

Da Amalfi a Parigi, Franco Gambardella espone un suo scatto alla Galerie Joseph Le Palais

Di Maria Abate Tra le foto di 444 fotografi provenienti da tutto il mondo, tra il 24 e il 26 maggio, a Parigi, sarà esposta anche quella di Franco Gambardella. Il giovane amalfitano, in arte "Franco Gambs", è reduce dalla mostra "Iconic Photo Show", che si è tenuta a Milano lo scorso settembre. E, dopo...

“Uno strano tipo”, il film del 1963 con Celentano girato in Costiera Amalfitana /VIDEO

In un sabato mite di fine inverno, il gruppo Cava Storie pubblica un'altra chicca dal suo archivio storico. Questa volta si tratta di scene del film "Uno Strano Tipo", girate in Costiera Amalfitana. Diretta dal regista Lucio Fulci, la pellicola uscì nelle sale cinematografiche nel 1963. Tra i principali...

Amalfi, Atrani e Sorrento negli anni trenta: le immagini di Paul Schulz / FOTO

Allegando le vedute, di proprietà della Fototeca della Biblioteca di Stato della Sassonia, il gruppo Cava Storie propone immagini dedicate ad Amalfi, Atrani e Sorrento, tre città incluse in quel "braccio" di terra che unisce le due Costiere e divide i golfi di Napoli e Salerno. L'autore, il tedesco Paul...

Gli anni ottanta di Amalfi, Atrani, Ravello e Scala nelle fotografie di Keld Helmer-Petersen

di Cava Storie Keld Helmer-Petersen (1920-2013) è stato un fotografo danese che ebbe buon successo in patria e in ambito internazionale, grazie alle foto a colori realizzate intorno la metà del Novecento. Il percorso iniziale di Helmer-Petersen fu da semplice autodidatta, in seguito si cimentò con lo...

Amalfi, i mille volti del Duomo e della sua piazza nei disegni ottocenteschi / FOTO

Il Duomo di Amalfi ha subito, nel tempo, numerosi cambiamenti. In particolare l'ultimo trentennio dell'800, quando, a seguito di un crollo del frontale, avvenuto agli inizi degli anni sessanta del predetto secolo, vennero attivati importanti lavori fino al 1895. Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo...