Ultimo aggiornamento 20 ore fa S. Celestino I papa

Date rapide

Oggi: 27 luglio

Ieri: 26 luglio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Amalfi News Costiera Amalfitana

Il Magazine della Costa d'Amalfi

Amalfi News - Il Magazine della Costa d'Amalfi Il Magazine della Costa d'Amalfi

Ravello Festival 2024 - dal 30 giugno al 25 agosto la 72esima edizione del Festival della Musica in Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury HotelPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina Amalfi - Lifestyle Luxury Hotel on the Amalfi CoastMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiSunland Viaggi e Turismo - Tour operator incoming in Costiera Amalfitana

Tu sei qui: Storia e StorieIl tarì: fu coniata ad Amalfi la prima moneta dopo l’Impero Romano

Villa Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyVilla Mary Charming Bed & Breakfast - Liparlati - Positano - Amalficoast - Costiera AmalfitanaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Zia Pupetta Suites in Costiera Amalfitana: un esclusivo Bed & Breakfast di Charme in piazza Duomo ad Amalfi

Storia e Storie

Tarì, storia, repubblica amalfitana

Il tarì: fu coniata ad Amalfi la prima moneta dopo l’Impero Romano

Il Tarì fu l’antica moneta della Repubblica Amalfitana, segno della sua potenza e ricchezza accettate in tutto il Mediterraneo

Inserito da (Maria Abate), venerdì 16 novembre 2018 20:56:04

Coniato dopo la caduta dell’Impero Romano, il Tarì fu l’antica moneta della Repubblica Amalfitana, segno della sua potenza e ricchezza accettate in tutto il Mediterraneo. Nell’Ottocento, Matteo Camera, storico e numismatico amalfitano, dedicò al Tarì amalfitano un intero saggio, "Importante scoperta del famoso tarèno di Amalfi e di un’altra moneta inedita del Doge Mansone III", di cui riportiamo un brano in cui indaga le origini della moneta e confuta la tesi di chi le vorrebbe attribuibili alla Sicilia.

Il tarèno o tarì è forse la prima moneta che siesi coniata dopo la caduta dell’Impero Romano. Ad ogni modo è di sicuro ch’esso è l’antichissima moneta dell’illustre Repubblica amalfitana. Dalla testimonianza d’infinite scritture del medio evo si ha che i tarèni amalfitani eran di oro e di argento; ma i primi rimangono tuttavia irreperibili e sconosciuti da per ogni dove. [...] Sembra però a bastanza verisimile che i nostri tarèni d’oro eccetto il peso, poco o nulla differenziavano da quelli di argento per la lor forma, leggenda e fattura; e principalmente per la piccola croce contrassegnata nel centro dell’area e da ambe le facce.

Il conte Carli concettosamente asserì che il tarèno fu coniato a Taranto per la prima volta e che da essa ne abbia preso il nome. Per altro, questa sua opinione venne confutata dal dotto canonico siciliano Dom. Schiavo, il quale ebbe a dire: «se noi ritroviamo notizia del tarì d’oro sino a quei tempi in cui gli Arabi dominarono nella nostra Sicilia, dalla voce saracenica "Tarain" o caldea (relativa all’antica popolazione semitica originaria dell'Arabia orientale n.d.r.) "Tarija" che "commercio", "negozio" e "mercatura" significano, dee ricavarsi l’origine di questa moneta». Da ciò, se l’amor di patria non ci facesse velo, saremmo per affermare che gli Amalfitani non immeritatamente sin dal X secolo e forse anco qualche tempo prima avevan adottato ed imposto alle loro monete d’oro e d’argento il nome di "tarèno" come vocabolo allegorico al loro gran commercio.

D’altronde non sembra che si possa concedere agli arabo-saraceni di Sicilia una priorità di tempo sugli Amalfitani nel battere le loro monete, perocché sappiamo che quelli non cominciarono a spendere i così detti "moezini" se non nella seconda metà del X secolo, allorché vennero coniati per la prima volta dal califfo Al Moez Iedini ‘llah, asceso al trono nel 953. Senza parlare delle longobardiche, che sin dal VII secolo si spendevano in queste provincie; egli è fuor di dubbio che, nel secol X, pieno corso avevan tra noi le monete greche, sotto la varia denominazione di "bisanzi", "michelali", "costantinati", "romanati" ecc., e precipuamente il nostro tarèno; il quale ci porge una prova rifulgente della celebrità del commercio amalfitano.

E per vero, non havvi chi ignori l’esteso e ricco traffico che facevan gli Amalfitani nel X e XI secolo in quasi tutto l’Oriente, in cui non era città marittima de’ Musulmani ove non fosse una banca amalfitana. […] Noi troviamo sin dal IX secolo questa gente industriosa, sparsa dovunque ed applicata al traffico, tenere banca anco nel territorio di Roma, il che dimostra di aver essa preceduto di qualche secolo i Pisani ed i Genovesi nelle cose commerciali. Non diciam nulla de’ Veneziani, che molto tempo innanzi erano stati i primi ed unici a fissare un gran commercio ed a possedere il monopolio dell’Oriente. Tuttavia egli è piucchè certo che gli Amalfitani prima del XI secolo eran già valenti navigatori. Costruttori esperti di legni di portata, sagaci osservatori del mare e degli astri, e più che abilissimi nel commercio senza un libro che loro apprendesse quest’arte.

[…] Un popolo adunque sì cospicuo che tanto lontano trascorse ne’ mari di Oriente e del Mezzogiorno, già ricco di oro e che più d’ogn’altro faceva ammirare in Asia i prodotti della sua industria, non era certamente ignaro di regole e di cognizioni necessarie, né tampoco sprovvisto di un proprio codice marittimo, già noto sotto il nome di "Tavola Amalfitana". […] Fuor dubbio, un buon accordo e delle reciproche relazioni commerciali passar dovevano fra gli Arabi e gli Amalfitani, a malgrado dell’odio di religione che divideva le due nazioni.

Leggi anche:

Amalfi, Centro di Cultura e Storia acquisisce rarissimo Tarì d’oro

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Amalfi News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 102951103

Storia e Storie

Da Amalfi a Parigi, Franco Gambardella espone un suo scatto alla Galerie Joseph Le Palais

Di Maria Abate Tra le foto di 444 fotografi provenienti da tutto il mondo, tra il 24 e il 26 maggio, a Parigi, sarà esposta anche quella di Franco Gambardella. Il giovane amalfitano, in arte "Franco Gambs", è reduce dalla mostra "Iconic Photo Show", che si è tenuta a Milano lo scorso settembre. E, dopo...

“Uno strano tipo”, il film del 1963 con Celentano girato in Costiera Amalfitana /VIDEO

In un sabato mite di fine inverno, il gruppo Cava Storie pubblica un'altra chicca dal suo archivio storico. Questa volta si tratta di scene del film "Uno Strano Tipo", girate in Costiera Amalfitana. Diretta dal regista Lucio Fulci, la pellicola uscì nelle sale cinematografiche nel 1963. Tra i principali...

Amalfi, Atrani e Sorrento negli anni trenta: le immagini di Paul Schulz / FOTO

Allegando le vedute, di proprietà della Fototeca della Biblioteca di Stato della Sassonia, il gruppo Cava Storie propone immagini dedicate ad Amalfi, Atrani e Sorrento, tre città incluse in quel "braccio" di terra che unisce le due Costiere e divide i golfi di Napoli e Salerno. L'autore, il tedesco Paul...

Gli anni ottanta di Amalfi, Atrani, Ravello e Scala nelle fotografie di Keld Helmer-Petersen

di Cava Storie Keld Helmer-Petersen (1920-2013) è stato un fotografo danese che ebbe buon successo in patria e in ambito internazionale, grazie alle foto a colori realizzate intorno la metà del Novecento. Il percorso iniziale di Helmer-Petersen fu da semplice autodidatta, in seguito si cimentò con lo...

Amalfi, i mille volti del Duomo e della sua piazza nei disegni ottocenteschi / FOTO

Il Duomo di Amalfi ha subito, nel tempo, numerosi cambiamenti. In particolare l'ultimo trentennio dell'800, quando, a seguito di un crollo del frontale, avvenuto agli inizi degli anni sessanta del predetto secolo, vennero attivati importanti lavori fino al 1895. Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo...