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Storia e Storie

Scala, Monte Carro, Aviazione, tragedia aerea, Svezia

73 anni fa gli scalesi soccorsero “gli Aquilotti Del Nord” sopravvissuti alla sciagura aerea sul Monte Carro

Gli abitanti di Scala accorsero immediatamente per portare il loro aiuto: costruirono delle barelle con ciò che trovarono e raccolsero scrupolosamente gli oggetti ritrovati sul luogo dell'incidente, anche preziosi, per poi restituirli

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 18 novembre 2020 12:14:06

Settantatré anni fa un aereo che riportava a casa giovani aviatori svedesi dopo una missione in Africa si schiantò sul Monte Carro, nel territorio di Scala, in Costiera Amalfitana.

Fu la più grave sciagura aerea che abbia mai colpito la Svezia: dei 21 ufficiali e 5 membri dell'equipaggio se ne salvarono solo in 4. Era il 18 novembre del 1947 e furono quattro pastori a dare l'allarme ed a portare i primi aiuti ai pochi sopravvissuti.

Gli abitanti di Scala accorsero immediatamente per portare il loro aiuto: costruirono delle barelle con ciò che trovarono e raccolsero scrupolosamente gli oggetti ritrovati sul luogo dell'incidente, anche preziosi, per poi restituirli.

La compassione e la dignità di queste genti semplici impressionarono molto le autorità svedesi, che in segno di riconoscenza per la sensibilità dimostrata, finanziarono la nascita della scuola materna in Scala.

Ancora oggi questo luogo, tra i più suggestivi e panoramici di Scala, è meta di pellegrinaggio: una croce ricorda a tutti ciò che avvenne. Lo sfortunato destino di quei giovani soldati accomunò due culture distanti in un sodalizio che dura ancora oggi.

Anche quest'anno, l'Ambasciata di Svezia ha inviato una lettera al sindaco di Scala Luigi Mansi per ricordare il 73esimo anniversario della sciagura aerea del Monte Carro.

Come tutti gli anni in questo periodo il ricordo di quella giornata sfortunata, il 18 novembre 1947, si intensifica. Giorno in cui il velivolo dei tipo Bristol 170 Frighter di ritorno dall'Etiopia, con 25 persone svedesi a bordo di cui la maggior parte furono comandanti dell'Aeronautica Svedese, precipitò sulla montagna di Scala e 21 persone persero la vita. L'impegno dei cittadini di Scala fu enorme nel soccorrere feriti, deceduti e familiari delle vittime nonostante le difficilissime circostanze meteorologiche e geografiche. Vorremmo esprimere la nostra immensa gratitudine ai cittadini di Scala per l'immensa umanità, spirito di sacrificio, altruismo e senso civile mostrati in quelle ore drammatiche, tutte qualità che il periodo che stiamo vivendo in questo momento ci ricorda siano indispensabili.

«Nel 73°anniversario della sciagura del Monte Carro, Scala non dimentica. A nome del popolo Scalese che con grande senso di umanità non si risparmiò nel soccorrere i cadetti svedesi in quel drammatico 18 novembre 1947, salutiamo e ringraziamo l'Ambasciata Svedese, alla quale ci lega un rapporto di stima reciproca», ha commentato il Primo Cittadino.

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