Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: Territorio e AmbienteIn Costa d’Amalfi un’Area Protetta sul modello di Punta Campanella, l’idea di Christian De Iuliis
Scritto da (Maria Abate), giovedì 4 giugno 2020 12:14:36
Ultimo aggiornamento giovedì 4 giugno 2020 12:14:36
In questi mesi di lockdown la natura ha beneficiato della poca invadenza dell'uomo sull'ecosistema. Ma, in vista della riapertura del turismo internazionale, si rischia di tornare al punto di partenza e stressare fino al limite un ambiente fragile come quello della Costiera Amalfitana, che invece - in quanto Patrimonio dell'Unesco - dovrebbe essere tutelato. Per questo, l'architetto di Minori Christian De Iuliis propone di istituire in Costa d'Amalfi un'area marina protetta come quella di Punta Campanella, che comprende i comuni di Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento, Vico Equense e Positano.
Di seguito la proposta integrale.
Se il mare potesse parlare ci direbbe di starcene ancora un po' chiusi in casa. "Grazie" al lockdown, in costa d'Amalfi le acque sono diventate cristalline e si moltiplicano gli avvistamenti di delfini.
Tuttavia, a breve il mare ritornerà affollato ed inquinato come prima. Sul mare si gioca una grossa fetta della partita turistica della costa. Eppure nessuno lo difende sul serio.
Si può fare qualcosa di concreto per proteggere il nostro mare e le nostre coste? Certo: chiedere che la costa amalfitana divenga area marina protetta. In Italia esistono 27 aree marine protette, nate a seguito della legge n. 394 del 1991, non solo isole solitarie, ma anche luoghi largamente antropizzati, come Portofino o sempre in Liguria (migliore esempio non ci potrebbe essere) il mare dinanzi alle "Cinque terre" inserito completamente in una zona "C" (grado di tutela meno restrittivo) con punti maggiormente tutelati inseriti in zone "A" e "B".
Basterebbe imparare a copiare gli esempi positivi.
In Campania ci sono già 6 aree marine protette (AMP). A parte i parchi sommersi archeologici di Gaiola e Baia, sono tutelati gli specchi d'acqua intorno alle isole di Ischia, Vivara e Procida (Regno di Nettuno), dinanzi a Santa Maria di Castellabate, la costa degli Infreschi e quella di Punta Campanella, la più vicina alla costiera amalfitana.
Stabilita per decreto nel 1997, l'AMP di Punta Campanella, interessa sei comuni (tra i quali Positano) protegge 31 chilometri di costa intorno all'estremità del promontorio, instaurando tre livelli di protezione differenti, da zona "A" (tra l'isola dei Galli e gli scogli di Isca e Vitara dinanzi alla spiaggia di Crapolla) a "C" (l'intera costa).
Un luogo rimasto incontaminato e incantato grazie ai divieti imposti alle attività dell'uomo.
Sul modello di Punta Campanella ma soprattutto delle "Cinque terre" il mare della costiera amalfitana deve essere tutelato come area protetta, instituendo una zona "C", senza escludere la possibilità di tutelare alcuni luoghi particolarmente sensibili (il fiordo di Furore, la spiaggia di Erchie, il capo di Conca dei Marini) con misure più severe.
Questo significherebbe impedire gli sversamenti fognari, limitare la circolazione indiscriminata delle imbarcazioni a motore e il loro approdo sulle spiagge, nonché le tipologie di pesca.
L'istituzione dell'area marina protetta sarebbe un reale attestato di pregio per il nostro mare.
L'eccellenza si misura in qualità non contando i numeri; le migliaia di turisti scaricati sulle banchine da aliscafi e barchini, in termini di salvaguardia del paesaggio, sono una piaga.
Se la nostra classe politica non si piegasse agli interessi economici (si pensi pure al caos della mobilità) utilizzando il concetto di salvaguardia come mera propaganda elettorale, si attiverebbe immediatamente in tal senso.
A parole sono buoni tutti a voler difendere il territorio.
Ma come diceva il poeta Samuel Johnson, "di buone intenzioni è lastricata la via dell'inferno".
Battersi per l'area marina protetta della costiera amalfitana sarebbe la migliore risposta per uscire dalla crisi che stiamo vivendo, per scongiurare il rischio di consegnare ai nostri eredi solo le rovine di un paradiso che fu.
christiandeiuliis.it - @chrideiuliis
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Amalfi News!
Scegli il tuo contributo con
rank:
Si avvicina l'inizio della stagione estiva 2021 e ci sono novità in vista nel mondo delle passeggiate, orbita sempre più in crescita soprattutto in Costiera Amalfitana, territorio che vanta itinerari mozzafiato come l'ormai famosissimo Sentiero degli Dei, eletto da molti come il più bello d'Italia. Ma...
Nella puntata de "Il Provinciale" di sabato 27 febbraio, Federico Quaranta ha percorso i sentieri che costeggiano la Costa d'Amalfi, sulle pendici dei Monti Lattari, ed è giunto anche a Cetara, dove ha concluso il suo viaggio. «Questo antico porto pare che prenda il nome dal latino "Cetaria", che vuol...
Nella puntata de "Il Provinciale" di sabato 27 febbraio, Federico Quaranta ha percorso i sentieri che costeggiano la Costa d'Amalfi, sulle pendici dei Monti Lattari. Insieme al fedele amico a quattro zampe Kumash, si è avventurato sul Sentiero degli Dei, da dove è giunto a visitare molti borghi della...
Di Saveria Fiore A Furore, la popolare "città dipinta" della Costiera Amalfitana, in una zona chiamata Pino, al di sopra della Chiesa di San Michele, si inalbera il sentiero di Abu Tabela. Il nome, nella sua peculiarità, sviscera storie di guerra, di temerarietà e di conquista. Abu Tabela era infatti...