Tu sei qui: Territorio e AmbienteDal 1° al 7 dicembre Ravello celebra la compatrona Santa Barbara /PROGRAMMA
Inserito da (Maria Abate), venerdì 29 novembre 2019 12:20:25
La comunità ecclesiale di Ravello in costiera amalfitana si appresta a celebrare, domenica tra il 1° e il 7 dicembre, la memoria liturgica di Santa Barbara da Nicomedia, Vergine e Martire, compatrona della città, nonché protettrice di pompieri, artificieri e marinai perché, secondo la tradizione, morì martire nel 306 d.C. dopo essere stata rinchiusa in una torre dal padre che non voleva si consacrasse a Dio. Una figura venerata per antica tradizione popolare e sempre presente nella storia religiosa di Ravello, come attestano le numerose testimonianze documentarie e artistiche.
La presenza del culto di Santa Barbara a Ravello risale, infatti, almeno all'epoca del vescovo Costantino Rogadeo (1094 - 1150), quando una reliquia della martire, recante il sigillo del presule, veniva riposta, insieme a quelle di altri santi, nell'altare maggiore della chiesa parrocchiale di San Pantaleone, nella Piazza di Sant'Adiutore, l'odierna Piazza Fontana.
Sullo sperone occidentale della città, in una cavità rocciosa situata nella zona sottostante il Monastero delle Clarisse, sede di un interessante insediamento rupestre, sorse la chiesa di Santa Barbara alle Grotte, un'aula a tre altari e tre absidi in cui era conservata la reliquia del capo della vergine martire di Bitinia, custodita in una testa d'argento. Il sacro edificio, nei pressi del quale era presente anche una grande cava di marmo "colorito", dovette essere abbandonato nel corso del sec. XIV e fu pertanto annesso dapprima al Monastero della Trinità e poi alla chiesa Cattedrale che oggi custodisce le reliquie e le testimonianze figurative più interessanti della santa orientale, effigiata con i tradizionali elementi iconografici: la palma e la torre.
In tempo di Avvento, periodo di attesa e di speranza ma anche di ascolto e di riflessione sul regno di giustizia e di pace inaugurato dal Messia e sull'identità divino-umana della persona di Cristo, la festa di Santa Barbara immerge la "Città della Musica" nell'atmosfera prenatalizia: i dolci motivi pastorali degli zampognari riecheggiano antiche melodie che rimandano alle "novene" dell'Immacolata e del Natale, a figure da presepe che, con il suono di zampogne e ciaramelle, infondono pace e serenità. Un'oasi della memoria in cui la tradizionale fiaccolata di bengala, con le cascate e i bagliori artificiali, è ancora capace di affascinare l'uomo, di interpretarne, grazie al complesso simbolismo del fuoco, sentimenti di purificazione e di rigenerazione. Quel fuoco che avrebbe accompagnato gli uomini non solo negli eventi più tumultuosi ma anche nei momenti di maggiore coralità e di tensione celebrativa proprio sotto lo sguardo benevolo della splendida Barbara.
PROGRAMMA
Domenica 1° dicembre - I domenica di Avvento
Ore 8,30: Benedizione del pane dolce e distribuzione nelle famiglie
Ore 9: Santa Messa
Ore 11: Santa Messa - Consegna del cero viola e della preghiera alle famiglie
Ore 16,30: Gli zampognari del gruppo "Symphonia" di Minori allieteranno le vie del centro storico con le dolci melodie pastorali tipiche della tradizione natalizia
Ore 17: Santo Rosario
Ore 17,30: Santa Messa Vespertina a cui seguirà la processione, sulle note di zampogne e ciaramelle, salutata da una fiaccolata.
Mercoledì 4 dicembre
Ore 17: Rosario - Vespri - Santa messa.
Sabato 7 dicembre
Ore 15: Raduno in Duomo e pellegrinaggio alle località di Santa Barbara alle Grotte.
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