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Tu sei qui: Storia e StorieLe ceramiche di Vietri Sul Mare protagoniste a TG2 Costume & Società /Video
Scritto da (Admin), mercoledì 6 gennaio 2021 19:26:25
Ultimo aggiornamento mercoledì 6 gennaio 2021 19:58:49
"Classiche o di design, le ceramiche donano un tocco di classe alle nostre case. Ecco un viaggio tra le eccellenze della ceramica italiana" sono le vive parole utilizzate dalla giornalista Maria Teresa Fabris per introdurre il percorso virtuale che dalla Sicilia arriva in Costiera Amalfitana a cura di Daniela Colucci: «In Costiera Amalfitana c'è un paese che fin dal medioevo si è distinto per la tavolozza delle sue maioliche: è Vietri sul Mare.»
Ad essere intervistata è l'imprenditrice Giovanna Solimene che ai microfoni del TG2 ha descritto così il minuzioso lavoro che negli anni ha reso famosa la cittadina di Vietri: «L'ispirazione la traiamo dal nostro territorio. La Costiera Amalfitana offre colori brillanti ed i nostri motivi, nella loro semplicità, regalano tanta allegria.»
Nel 1964 qui nascono i piatti del "Buon Ricordo" ideati per 120 ristoranti e diventati ormai oggetti per collezzionisti.
Questi piatti sono dati in omaggio a chi gusta il Menu del Buon Ricordo. Sono dipinti a mano, ad uno ad uno, dagli artigiani della Ceramiche Solimene. Con lo stile naif e coloratissimo che li contraddistingue, colgono in sintesi la pietanza - simbolo di ciascun locale, arricchendo la decorazione con riferimenti al ristorante, al territorio, ai prodotti della zona. Sul bordo riportano il nome del locale e la località in cui si trova.
Oggi, come nel 1964, sono prodotti utilizzando l'argilla grezza delle cave di Ogliara, a pochi chilometri da Vietri. Lavorata e manipolata con acqua, setacciata e filtrata per ottenere un impasto molto morbido, asciutto e privo di bolle. Con esso si costruiscono i piatti, che subiscono un processo di essiccamento e una prima cottura a 100 gradi. Dopo di che, il "cotto" viene smaltato e passa alla decorazione, che avviene attraverso lo "spolvero" (come negli antichi affreschi) che permette di trasferire sul piatto una leggera traccia in polvere di carbone, sulla quale lavorano i decoratori. A piatto ultimato, la seconda cottura fissa definitivamente i vividi colori. I prodotti usati garantiscono la sicurezza alimentare e quindi i piatti possono essere tranquillamente usati per mangiare, imbandendo variopinte e allegre tavolate.
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