Ultimo aggiornamento 2 giorni fa S. Geremia

Date rapide

Oggi: 1 maggio

Ieri: 30 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Amalfi News Costiera Amalfitana

Il Magazine della Costa d'Amalfi

Amalfi News - Il Magazine della Costa d'Amalfi Il Magazine della Costa d'Amalfi

Hotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury HotelPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina Amalfi - Lifestyle Luxury Hotel on the Amalfi CoastMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiSunland Viaggi e Turismo - Tour operator incoming in Costiera Amalfitana

Tu sei qui: Storia e StorieAmalfi: la Porta e il Supportico della Marina, antica sede dei calzolai

Villa Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyVilla Mary Charming Bed & Breakfast - Liparlati - Positano - Amalficoast - Costiera AmalfitanaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Zia Pupetta Suites in Costiera Amalfitana: un esclusivo Bed & Breakfast di Charme in piazza Duomo ad Amalfi

Storia e Storie

Amalfi, Costiera Amalfitana, Supportico

Amalfi: la Porta e il Supportico della Marina, antica sede dei calzolai

Il Supportico della Marina, noto e quotidianamente frequentato da residenti e turisti, un tempo si chiamava de Sandala, come, d'altronde, la Porta, che dava l'accesso alla Platea Calzulariorum, dove erano collocate le numerose botteghe dei calzolai, donde forse il nome "de sandala", che aveva anche l'attigua chiesetta di S. Maria de Sandala, venerata dai calzolai

Inserito da (Maria Abate), venerdì 19 ottobre 2018 21:24:22

di Giuseppe Liuccio

La Costa d'Amalfi è un porto aperto sulle rotte del Mediterraneo. Lo intuirono per primi i nostri Padri Amalfitani e già intorno all'Anno Mille diedero vita alla Prima Repubblica Marinara, che attivò traffici e commerci verso l'Oriente e in quelle terre creò fondachi ed ospedali dando vita a fecondi scambi commerciali oltre che economici. Le testimonianze sono esaltate nelle pagine della storia e sono ancora visibili nei monumenti disseminati in lungo e in largo per il territorio. Ed, oltretutto, è possibile ritrovarle nelle tradizioni, nell'enogastronomia, nelle abitudini della quotidianità, oltre che nel linguaggio.

Amalfi lo dichiara e lo ostenta con naturale disinvoltura a quanti penetrano nel cuore antico, ma sempre vivo, caldo ed accogliente della città, attraverso la Porta della Marina, provenendo dall'ariosa piazza Flavio Gioia aperta sul mare verso l'Oriente. Vi sono stato di recente e, dopo una gradevolissima cena, ho fatto una passeggiata a passi lenti in compagnia dell'assessore alla cultura, Enza Cobalto e simpatico fidanzato e con la comandante della locale Polizia Municipale, dott.ssa Agnese Martingano. Tra le tante altre cose ho dichiarato a voce alta, anche se parlavo con me stesso, che una città turistica si lascia apprezzare anche e, forse, soprattutto dalla cura dei particolari. Lo sottolineavo mentre ammiravo quel gioiello di lamia del supportino, che è delabrè, come direbbero i francesi, ed avrebbe bisogno di un restauro per esaltare la visibilità e la fruibilità di una bella pagina di storia della città, così come risalta subito agli occhi e dà fastidio qualche vocale mancante nella lapide che testimonia la riflessione poetica di un Grande. Basterebbero pochi minuti per sanare una ferita Ma torniamo alla Porta.

Sul lato sinistro un pannello di ceramica colorata, realizzato da Renato Rossi (1950), esalta storia e commerci della città siglando con orgoglio il motivo conduttore delle sue imprese, dalle crociate di Fra Gerado Sasso alla battaglia di Ostia immortalata da una bellissima tela di Raffaello: "Contra hostes fidei semper pugnavit Amalphis". Ed il supportico dà la sensazione, fin da subito, di entrare in un museo all'aperto, che ne evidenzia le bellezze di arte e paesaggio antropizzato con quelle lapidi che le esaltano come "anticipo di paradiso" (R.Fucini) ed "Eden ritrovato" (S. Quasimodo).

Il Supportico della Marina, noto e quotidianamente frequentato da residenti e turisti, un tempo si chiamava de Sandala, come, d'altronde, la Porta, che dava l'accesso alla Platea Calzulariorum, dove erano collocate le numerose botteghe dei calzolai, donde forse il nome "de sandala", che aveva anche l'attigua chiesetta di S. Maria de Sandala, venerata dai calzolai. La Chiesetta esiste ancora: E' molto frequentata, anche se ha cambiato nome in S.Maria di Porto Salvo, protettrice dei marinai. Porto Salvo è anche il nome di un buco di delizie gastronomiche, cercato e frequentatissimo da indigeni e stranieri. Ne è regina indiscussa Stella Castello, contagiosa di simpatia, come tutti i Castello.

Per molti è quasi un appuntamento fisso per la gioia degli occhi, del palato e dell'olfatto di fronte allo spettacolo ricco, colorato, intrigante di profumi e sapori della ricca rosticceria: crochettes, arancini, parmigiana di melenzane e zucchine, insalata di riso, ricca, colorata e profumata, fiori di zucca imbottiti o semplicemente pasta cresciuta calda d'olio Il tutto consumato in plein air, in piedi o, se, si è fortunati, ad uno dei pochissimi tavoli disponibili sotto lo sguardo vigile, divertito e soddisfatto di "Stella" luminosa di grazia e di sorriso, coinvolgente con quella parlata musicale e un po' volutamente strascinata, tipicamente amalfitana. Ogni volta che ci capito e, curioso, spio mi viene in mente quella bella poesia di Salvatore Di Giacomo "Donna Amalia ‘a Speranzella":

Donn'Amalia 'a Speranzella,

quanno frie paste crisciute,

mena ll' oro 'int' 'a tiella,

donn'Amalia 'a Speranzella.

 

Che bellezza chillu naso

ncriccatiello e appuntutiello,

chella vocca 'e bammeniello,

e chill'uocchie, e chella faccia

mmiezzo 'e tìttole e 'a vurraccia!

 

Pe sta femmena cianciosa

io farria qualunque cosa!...

Piscetiello addeventasse,

dint' 'o sciore m'avutasse,

m'afferrasse sta manella,

mme menasse 'int' 'a tiella

donn'Amalia 'a speranzella!

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Amalfi News!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 101257101

Storia e Storie

Amalfi o Positano? Il fascino senza tempo della Costiera che confonde

Nel 1954, il fotografo tedesco Helbig Konrad immortalò una veduta mozzafiato dei terrazzamenti di Vettica Minore, una frazione del comune di Amalfi, accompagnata dallo sfondo imponente della Torre dello Ziro e della costa che arriva fino a Ravello. Tuttavia, nella sua collezione, quella stessa immagine...

1953, Amalfi: l'ingresso da Atrani e l'epoca d'oro della SS163

La Costiera Amalfitana, con il suo percorso tortuoso e panoramico, rappresenta una delle meraviglie del nostro Paese. Una fotografia del 1953, scattata dalla celebre Lala Ausfberg, cattura l'ingresso ad Amalfi da Atrani, restituendo uno scorcio di un'epoca in cui l'attuale SS163 Amalfitana iniziava a...

La tradizione della pizza ad Amalfi nel giorno dei defunti

di Sigismondo Nastri "Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati" è il motto del mio blog (www.mondosigi.com), preso in prestito da Jean Paul (pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter, scrittore e pedagogista tedesco: Wunsiedel, 21 marzo 1763 - Bayreuth, 14 novembre 1825)....

Operazione "Avalanche": la guerra vista dalla grotta di Sant’Elena ad Amalfi

Di Sigismondo Nastri* Abitavamo nel cuore della Valle dei Mulini, all'ultimo piano del maestoso palazzo Anastasio, dove comincia a inerpicarsi la strada pedonale che conduce a Pontone, Minuta e Scala. Per noi l'accesso non era dal cancello centrale che immetteva ad una bella scalinata, arricchita da...

L'estate amalfitana negli anni sessanta: tre immagini di Amalfi realizzate da fotografi tedeschi

L'estate in Costiera Amalfitana, nonostante il territorio caratteristico, fatto dall'incontro tra mare, cittadine e versante dei Lattari, non conosce mai stagioni fallimentari. Anzi, malgrado i classici momenti calanti, le anomalie di sempre e l'enorme flusso di visitatori, la nostra "Divina" non smette...