Storia e StorieLa conquista di Amalfi ad opera di Lotario II e il ritrovamento delle Pandette di Giustiniano
Inserito da (Maria Abate), martedì 6 marzo 2018 13:08:35
Nel 1135, risolti i problemi in patria, Lotario si mise in marcia verso l'Italia alla testa di un esercito molto più grande. E, con il sostegno di Innocenzo II, iniziò ad espugnare tutti i possedimenti del re normanno. Con l'appoggio dei pisani, l'Imperatore e il Papa conquistarono Amalfi, Scala e Ravello. Fu allora, racconta lo storico Pietro Giannone, che ad Amalfi furono ritrovate le Pandette di Giustiniano, di cui in Italia si era persa ormai memoria. Dell'Imperatore bizantino erano conosciute soltanto le Istituzioni e le Novelle, ma nelle Pandette - scrive Giannone - «racchiudesi il candore e la pulitezza delle leggi romane». A coloro che attribuiscono il ritrovamento delle Pandette a Melfi (per l'assonanza del nome con "Amalfi") o a Napoli (per orgoglio patriottico), Giannone ribadisce che è assai più logico che fossero state ritrovate ad Amalfi, nota per i suoi traffici con l'Oriente. «Ed in fatti comunemente si narra che per opera d'un mercante paesano, navigando in Levante, l'avesse quivi comprate, e nel suo ritorno ne avesse fatto un dono alla patria», scrive. Come premio per l'impresa sostenuta, spiega poi Giannone, i pisani chiesero a Lotario di ricevere proprio le Pandette e l'Imperatore gliel'accordò. Ma, prima, diede ordine che venissero lette pubblicamente a Bologna e insegnate insieme agli altri codici di Giustiniano nelle scuole.
Ancora oggi, presentate nella riproduzione anastatica del 1910, le Pandette possono essere ammirate nella raccolta museale dell'Arsenale della Repubblica di Amalfi.