"Tra Via Regia e Cammino Giubilare": l'iniziativa della Diocesi di Amalfi-Cava nel progetto "Giubileo for All"

Amalfi, Cava de' Tirreni, Costiera Amalfitana, Giubileo for All

"Tra Via Regia e Cammino Giubilare": l'iniziativa della Diocesi di Amalfi-Cava nel progetto "Giubileo for All"

L'itinerario offre un viaggio attraverso la storia e la spiritualità di questi luoghi, abbracciando la ricchezza culturale e religiosa che li caratterizza, ma soprattutto mira a rendere accessibili fisicamente a tutti questi luoghi sacri, compresi coloro che convivono con le disabilità.

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 2 febbraio 2024 09:22:31

Nell'ambito del progetto "Giubileo for All", la diocesi di Amalfi-Cavade' Tirreni ha proposto l'affascinante itinerario "Tra Via Regia e Cammino Giubilare".

Questa iniziativa, parte integrante delle preparazioni per il Giubileo 2025, coinvolge - tra gli altri - tre luoghi sacri di rilevanza straordinaria: la Cattedrale di Amalfi, il Santuario dell'Avvocata a Maiori e il Santuario di Santa Maria del Bando ad Atrani.

L'itinerario offre un viaggio attraverso la storia e la spiritualità di questi luoghi, abbracciando la ricchezza culturale e religiosa che li caratterizza, ma soprattutto mira a rendere accessibili fisicamente a tutti questi luoghi sacri, compresi coloro che convivono con le disabilità.

Il progetto "Giubileo for all" è stato presentato il 29 gennaio a Roma alla Pontificia Università Urbaniana e introdotto da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, che ha dichiarato: «La misericordia usa la bellezza perché attrae, suggestiona, stacca dalla quotidianità e ci mette in contatto con Dio e la nostra interiorità».

Tra i primi quattro itinerari inclusivi e accessibili, promossi dalle diocesi italiane in vista dell'Anno Santo del 2025, c'è anche "Iter Suasanum. Alle radici del cristianesimo" nella diocesi di Senigallia, "E ti vengo a cercare. Cammini verso l'infinito" nella diocesi di Locri-Gerace e "Romanic@mente" nella diocesi di Campobasso-Bojano.

Itinerari nei quali sono coinvolte da protagoniste le comunità e gli enti locali, e che promuovono percorsi e servizi in grado di rispondere ai bisogni di tutte le persone, in particolare a quelle con disabilità.

«La bellezza - ha spiegato suor Veronica Donatello, responsabile Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei - è un codice universale, fruibile da tutti. Le diocesi hanno avuto il desiderio di fare rete, andando a incontrare i sindaci e gli amministratori, con la piena consapevolezza che il tema riguardi non solo la disabilità. Anche una nonna anziana, una mamma con un passeggino, i gruppi di pellegrini e visitatori presentano necessità che vanno prese in considerazione. L'assenza di barriere, però, non può essere il nostro fine ultimo: è importante saper passare dall'accessibilità alla partecipazione».

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